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Si tratta di una varietà rampicante, di elevata vigoria e con foglie molto ampie. I fiori sono rossi scarlatti e abbondanti, raccolti in grappoli lunghi 15-20 cm. I baccelli sono larghi, piatti, con rugosità a striature trasversali, di colore verde, leggermente screziati di viola da freschi; marron-giallognolo con leggere screziature viola da maturi. Il seme ha un colore di fondo tra il rosa opaco ed il viola, screziato di nero, lucido e grosso, (1,5 g da secco). La pianta è molto rustica e molto produttiva. Cresce bene in montagna in climi freschi ed umidi. In Piné, dove rischia ogni tanto di essere fin troppo fresco, predilige le zone protette e ben esposte.

Nome scientifico Aspetto Utilizzo Origine
101 Phaseolus coccineus L. Rampicante Fagiolo da sgranare Baselga di Piné – Altopiano di Piné - 1000m slm

NOTE STORICHE E UTILIZZO:

Sebbene localmente tale varietà sia denominata “Fava”, si tratta di un fagiolo. Coltivata da più di un secolo sull'altopiano di Piné dalla Famiglia di Francesco Tomasi, l’anziano custode. Altre 4 persone anziane con età compresa tra gli 81 ed i 102 anni ne confermano la presenza sull'Altopiano di Piné da almeno un secolo, affermando che era molto diffusa e quasi ogni famiglia la coltivava, anche se oggi è abbastanza rara negli orti. Si tratta di un fagiolo a sgranare. Può essere raccolto a maturazione cerosa o, una volta secco, ammollato 12 ore prima dell'uso. Vengono in genere consumati bolliti e poi conditi con olio, sale ed aceto, oppure in insalata. "Cotti e conditi con olio e aceto, i par de magnar castagne", come li descrive Francesco[cotti e conditi con aceto hanno un sapore che sembra di mangiare castange. L’anziano custode della varietà, che continua a coltivare questa varietà con passione anche per senso estetico confidando che d'estate quando i ghe pasa i foresteri, i ghe dis: “oh guarda che bei fasoi coi fiori rossi, che belli!” e allor me sento ben!... d’estate quanto passeggiano i turisti si fermano a guardare l’orto di Francesco ed esclamano “oh guarda che bei fagioli dai fiori rossi, che belli” e allora Francesco se ne rallegra.